Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 27101/2019 del 26/03/2019, ha dichiarato l’incompatibilità delle norme istitutive dell’addizionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica, che fu poi abrogata nel 2012, rispetto alla normativa comunitaria (Direttiva 2008/118/CE).
A seguito della suddetta sentenza, ogni Società che abbia assolto l’obbligo d’imposta negli anni 2010/2011, ha diritto di chiederne il rimborso, in sede civile, alla società fornitrice di energia per la restituzione delle somme indebitamente versate.
Il rimborso si può calcolare in una media di circa 10 €/MWh. Ad es. per consumi annui pari ai 2.500 MWh (massimo valore consentito per punto di prelievo), il rimborso sarebbe pari a 2.500 x 10 x 2 anni = 50.000 €
La finestra per accedere al rimborso è piuttosto stretta: bisogna infatti bloccare il termine di prescrizione di 10 anni.
Per ottenere il rimborso hai bisogno di un legale esperto in disciplina fiscale, un commercialista e un esperto di energia.
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